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La Carta dei diritti delle persone autistiche

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"Le persone autistiche devono poter godere degli stessi diritti e privilegi della popolazione europea nella misura delle proprie possibilità e del proprio miglior interesse.".....

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Gli autistici, nuovi maghi del software


LA STAMPA. http://www.lastampa.it/.
ALESSANDRO ALVIANI - BERLINO

22/05/2013


Gli autistici, nuovi maghi del software

Spesso hanno delle straordinarie capacità in alcuni campi specifici, dalla musica alla matematica, possono memorizzare lunghe serie di dati, svolgere per ore dei compiti ripetitivi senza commettere errori o scovare incongruenze là dove altri non si accorgerebbero di nulla. Eppure di frequente gli autistici sono tagliati fuori da un mercato del lavoro che non tiene sufficientemente conto delle loro esigenze: in Germania quelli che riescono a trovare un posto regolare dovrebbero essere all’incirca il 5%.

Ora, per la prima volta, una grossa azienda tedesca tenta una nuova strada: Sap, la più grande società di software in Europa, vuole assumere centinaia di persone affette da autismo, impiegandole come programmatori, collaudatori di software e specialisti nel controllo della qualità dei dati. Entro il 2020 l’1% dei 65.000 impiegati del gruppo dovrebbero essere soggetti con disturbi autistici, ha comunicato la società. Un dato scelto non a caso: secondo alcune stime gli autistici rappresentano proprio l’1% della popolazione complessiva.

«Cerchiamo persone che pensano in modo differente», ha spiegato il capo del personale, Luisa Delgado: «Sap può affrontare le sfide del ventunesimo secolo soltanto se impieghiamo dipendenti che pensano diversamente e promuovono in tal modo le innovazioni». La società spera che le qualità che contraddistinguono non di rado gli autistici – dall’estrema precisione all’attenzione per i dettagli - possano contribuire a rafforzare la capacità d’innovazione del gruppo. Una speranza basata su esperienze concrete: insieme a Specialisterne, un’azienda danese che vuole facilitare l’assunzione di autistici nel settore informatico ed è controllata da una fondazione che punta a creare un milione di posti di lavoro per persone autistiche, Sap ha già elaborato due progetti sperimentali, in India e in Irlanda. In India ad esempio, dove nel 2011 sono state assunte sei persone autistiche per testare i software del gruppo, la produttività e la coesione del team è migliorata. Per questo ora il gigante tedesco dell’informatica vuole allargare il progetto ad otto Paesi (quelli in cui ha un proprio «lab» - l’Italia è pertanto esclusa). Si parte quest’anno con Germania, Stati Uniti e Canada. «C’è un grande interesse, in giornata abbiamo ricevuto svariate telefonate di genitori di ragazzi autistici», riferisce il portavoce di Sap Hilmar Schepp.

Di fatto la società tenterà in scala più grande quello che già sperimenta Auticon, una piccola società tedesca di IT. Fondata da Dirk Müller-Remus, padre di un bambino autistico con eccezionali capacità nel settore musicale, Auticon è stata la prima azienda in Germania a impiegare soggetti autistici come consulenti nel settore dell’IT. Partita nel 2011 da Berlino, oggi conta sette impiegati nella capitale tedesca, quattro a Düsseldorf e presto altri cinque a Monaco, tutti impegnati nel testare software e analizzare siti alla ricerca di errori. «Finora abbiamo fatto esperienze ottime e anche il feedback dei nostri clienti è assolutamente positivo», spiega il portavoce Tilman Höffken.

Le persone autistiche potrebbero lavorare non solo nell’IT, ma anche in biblioteche e archivi, nota il professore Matthias Dalferth, membro del comitato scientifico dell’Associazione tedesca per la promozione delle persone con l’autismo. Tuttavia, aggiunge, c’è bisogno di specifiche condizioni: una precisa organizzazione della giornata, ad esempio, o direttive chiare ed esplicite. Alla Auticon, ad esempio, non ci sono telefoni nell’area di lavoro, per evitare che la suoneria possa innervosire gli autistici, e sulle pareti bianche non ci sono manifesti o quadri troppo colorati.


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